Studio Ghibli - Il regno delle favole orientali

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view post Posted on 31/8/2013, 01:15     +1   -1

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Lo Studio Ghibli è uno studio cinematografico di film d'animazione giapponese. I suoi anime sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, ed hanno contribuito alla diffusione e rivalutazione di questo genere al di fuori della madre patria e della cerchia di appassionati.
Lo Studio Ghibli fu fondato nel 1985 dal celebre regista Hayao Miyazaki insieme al suo collega e mentore Isao Takahata. Le sue origini, però, risalgono a due anni prima, quando nel 1983 iniziò la lavorazione di Nausicaä della valle del vento (1984), precedentemente serializzato nel 1982 come manga dalla Tokuma Shoten, la compagnia da cui nacque lo Studio Ghibli, che oggi conta circa 150 dipendenti.

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Adoro alla follia moltissimi dei suoi film, per il tratto dei disegni, ma soprattutto per l'immensa passione che abbonda in questi film: passione per l'umanità, per i sentimenti, passione per l'avventura, per i sogni. Hanno una sensibilità che i film d'animazione occidentali non presentano da molto, molto tempo.
Ecco alcuni dei miei film preferiti dello studio del maestro Miyazaki.
Naturalmente la fonte è sempre Wikipedia :P

Arrietty
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La storia è ambientata a Koganei, una città alla periferia ovest di Tokyo e si svolge nel 2010.
Arrietty ha ormai 14 anni, ma non è una ragazzina normale. È infatti un esserino alto non più di dieci centimetri e appartiene alla razza dei prendimprestito; vive con la sua famiglia composta da sua madre Homily e dal padre Pod sotto il pavimento di una grande casa di campagna, dove i "grandi" umani sono inconsapevoli della loro presenza. La famiglia di Arrietty si nutre degli scarti degli umani ed è solita "prendere in prestito" (per così dire) gli oggetti d'uso comune lasciati in giro o dimenticati, che quindi "spariscono" misteriosamente, per poi essere riutilizzati in modo creativo dai prendimprestito nella loro vita di tutti i giorni.
Dal film si possono estrapolare alcune tematiche: la critica al consumismo, visto che i protagonisti sono esseri che utilizzano creativamente i vecchi oggetti che altrimenti andrebbero gettati via, e la possibile convivenza tra persone "diverse" come lo sono Shō e Arrietty, i quali rispettano la diversità dell'altro.


Porco Rosso
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Marco Pagot è un asso della Regia Aeronautica che, in seguito ad un misterioso incidente (occorsogli durante la prima guerra mondiale e al quale è miracolosamente sopravvissuto) ha assunto inspiegabilmente l'aspetto di un maiale antropomorfo. Abbandonata pertanto l'aeronautica e la vita mondana (compreso l'amore per Gina, la bella cantante di un night club allestito su un'isoletta dell'Adriatico e frequentato da contrabbandieri), si ritira sulla costa dalmata, guadagnandosi da vivere con le taglie poste sui pirati dell'aria che combatte con il suo idrovolante monoplano dipinto di rosso (da cui il soprannome "Porco Rosso").
La sua abilità lo rende ben presto un ostacolo non indifferente per i Pirati dell'Aria, che per contrastarlo riuniscono le loro forze in un'alleanza ed ingaggiano un altro asso dell'aviazione, l'americano Donald Curtis.
Porco Rosso, pur nella bizzarria tematica e nell'anomalia dell'ambientazione che ne costituisce il fascino, è fedele ai temi del maestro dell'animazione giapponese, come quello della maledizione (la metamorfosi suina di Marco come quella dei genitori di Chihiro ne La città incantata o la malattia di Ashitaka in Princess Mononoke), il volo (con i duelli aerei di fantasiosi velivoli), la presenza di un personaggio femminile adolescente, la rinuncia ad una distinzione netta tra buoni e cattivi. Lo stesso Donald Curtis, pur essendo l'antagonista, non è realmente un personaggio negativo.
Più in particolare, la metafora dell'uomo-maiale si presta a più interpretazioni. In chiave buddhista, il maiale rappresenta l'ignoranza, la dispercezione della realtà e l'auto-inganno del sé, ma è anche vero che il maiale è un animale simpatico a Miyazaki, tanto che lo Studio Ghibli è anche detto buta-ya (la casa del porco) per via di un'insegna vittoriana raffigurante un maiale che campeggia sul portico dell'edificio. "Porco rosso" può leggersi, infatti, come insulto fascista, dal momento che la posizione politica di Marco è chiara nella sua scelta contro il regime, che lo ha per questo messo all'indice, riducendolo ad essere un reietto cacciatore di taglie. D'altra parte, Marco si sente un maiale per essere l'unico sopravvissuto alla battaglia aerea in cui sono morti tutti i suoi compagni, fatto considerato disonorevole dai giapponesi.


La città incantata
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Il film, liberamente ispirato al romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia della scrittrice Kashiwaba Sachiko, narra le avventure di Chihiro, una bambina di dieci anni che si introduce senza rendersene conto, insieme ai genitori, in una città incantata abitata da spiriti. Qui i genitori della bambina vengono trasformati in maiali dalla potente maga Yubaba e la piccola protagonista decide di rimanere nel regno fatato per tentare di liberarli.
Ha avuto un enorme successo nel mondo, aggiudicandosi numerosi e prestigiosi premi. È stato infatti premiato con l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 2002 e con l'Oscar per il miglior film d'animazione nel 2003.


Il castello errante di Howl
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Sophie è una ragazza semplice, appassionata del suo lavoro, che a soli 18 anni gestisce il negozio di cappelli del padre defunto, passando così l'intera giornata tra il negozio e la casa. Mentre va in panetteria a trovare la sorella minore, Lettie, viene importunata da due gendarmi, presenti in città per l'imminente guerra, ma è salvata da un avvenente ragazzo, il misterioso mago Howl, il quale prova subito simpatia per la ragazza. Tornata in negozio, Sophie riceve una visita della Strega delle Lande Desolate a causa delle attenzioni ricevute da Howl: la strega da tempo ricerca il cuore di Howl per averlo tutto per sé, e scaglia una maledizione sulla ragazza, trasformandola in un'anziana donna e impedendole di rivelare la verità sulla propria condizione. Impaurita dal nuovo aspetto e temendo la reazione dei suoi familiari, Sophie scappa via.
l film presenta molte delle caratteristiche tipiche delle opere di Miyazaki: ha come protagonista una ragazza, come Nausicaä della valle del vento, La città incantata, Laputa: castello nel cielo e Kiki consegne a domicilio, ed ha un'ambientazione che ricorda nei vestiti e nell'architettura l'Europa degli inizi del Novecento, ma in un mondo in cui è presente la magia. Gli avvenimenti si svolgono in una nazione fantastica che ricorda l'Alsazia degli anni precedenti alla prima guerra mondiale. Molti edifici delle città sono identici a quelli della città alsaziana di Colmar, che Miyazaki ha riconosciuto come fonte di ispirazione per l'ambientazione del film. L'ambientazione che riecheggia la Vienna imperiale dell'800 nonché le automobili e le macchine da guerra volanti che vi si vedono, tutte mosse dalla forza del vapore, caratterizzano l'opera come appartenente al filone steampunk.


La Principessa Mononoke
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Il film è ambientato nel periodo Muromachi e s'impernia sulla lotta tra i guardiani sovrannaturali che proteggono la foresta e gli umani, bisognosi di risorse, che quella stessa foresta vogliono distruggere.
E' stato spesso interpretato come un film sull'ambiente, raccontato in forma di mito giapponese. Lo dimostra il fatto che, fino all'uscita di Titanic qualche mese più tardi, era il film che aveva guadagnato di più ai botteghini delle sale giapponesi. Inoltre, sempre in Giappone, è tuttora al terzo posto come film d'animazione più popolare, preceduto dalle due successive produzioni di Miyazaki: La città incantata del 2001 e Il castello errante di Howl del 2004.



Caspita, sono tutti da vedere, e ce ne sono ancora tanti da scoprire. Ragazzi, è anche, se non soprattutto, grazie a questi film che mi sono innamorato della cultura giapponese! E il bello è che non è consigliato ai soli appassionati di anime, ma sono veramente film per tutti, non solo per bambini, non solo per otaku, ma anche per i nostri genitori, per i nostri amici, perchè sono veri e propri capolavori, e i capolavori sono di una bellezza universale.
Grazie, Hayao
Hayao-thumb-300xauto-27183

PS: Dimenticavo!!! Lo Syudio Ghibli è stato parte fondamentale del jrpg più amato di questa generazione di videogame. Sto parlando dell'immenso capolavoro di Level-5 (per intenderci, Dragon Quest VIII) NI NO KUNI.
Ma per questo bisogna aprire un topic a parte ;)

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Edited by ÐrïverSñakê - 31/8/2013, 01:25
 
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view post Posted on 31/8/2013, 01:20     +1   -1
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Secondo il mio modesto parere, sono vere e proprie opere d'arte!!! Grande articolo frà complimenti! Così tutti potranno apprezzare forse un po di più i capolavori di Hayao!
 
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view post Posted on 31/8/2013, 01:26     +1   -1

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Tu wa andresti matto per ni no kuni secondo me, poi naturalmente ci sono tantissimi altri film... facciamo che ogni volta che ne vedo uno, aggiorno il topic :P
 
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view post Posted on 31/8/2013, 01:32     +1   -1
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CITAZIONE (ÐrïverSñakê @ 31/8/2013, 02:26) 
Tu wa andresti matto per ni no kuni secondo me, poi naturalmente ci sono tantissimi altri film... facciamo che ogni volta che ne vedo uno, aggiorno il topic :P

Guarda appena scende di prezzo un pensierino per il gioco me lo farei!!! Perchè già gli avevo dato un'occhiata... Caspita sembra tale e quale a dragon quest VIII sotto molti aspetti!!! La level 5 non si smentisce mai.... QUindi la storia è stata scritta sempre da lui eh?? Non lo sapevo
 
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view post Posted on 31/8/2013, 01:35     +1   -1

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i disegni e le animazioni di certo, ora la storia non ricordo di preciso
 
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CITAZIONE (ÐrïverSñakê @ 31/8/2013, 02:35) 
i disegni e le animazioni di certo, ora la storia non ricordo di preciso

capito...
 
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