anteprima Star Wars the Old repubblic

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view post Posted on 19/6/2010, 09:10     +1   -1

Ninja leggendario

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Lo showfloor dell'edizione 2010 dell'Electronic Entertainement Expo è stato particolarmente affollato, migliaia e migliaia di persone si sono avvicendate in file più o meno regolari per provare i tantissimi titoli disponibili tra gli spazi espositivi. E' proprio in situazioni come queste che si apprezza maggiormente la possibilità di assistere ad ordinate presentazioni in salette dedicate alla stampa come nel caso di Star Wars: The Old Republic mostratoci dai ragazzi di Bioware nel booth di Lucas Arts. La possibilità di entrare nel vivo nell'universo di Guerre Stellari ha dalla sua il sicuro interesse che la saga fantascientifica per eccellenza porta con se forte di più di trent'anni di esistenza. Saranno riusciti gli sviluppatori a tradurre in termini di gameplay le grandi potenzialità del brand?

Un conflitto continuo
Non sembra esserci un attimo di pace nello spazio: la finestra temporale in cui si inserisce questo SWTOR (situata circa un migliaio di anni prima di Episode One) è, come di consueto, caratterizzata da un sanguinoso conflitto. Un epico filmato introduttivo ci immerge nella storia mostrandoci uno spettacolare scontro tra le forze della Repubblica ed i guerrieri Sith, una sequenza in computer grafica coinvolgente e dal forte impatto riesce perfettamente nell'intento di stimolare il desiderio di provare con mano ad impersonare una delle quattro classi proposte.
Prima di una prova diretta (controllando un personaggio ai primi livelli) abbiamo potuto vedere uno scontro con un boss per renderci conto di come siano strutturate le meccaniche del party composto da quattro giocatori. La classe che ricopre il ruolo di tank (ovvero il soldato adibito ad attirare su di sé le attenzioni dei nemici) è il Trooper: questi, grazie alla sua armatura, è in grado di sopportare un gran numero di colpi degli avversari permettendo alle classi con protezioni più leggere di sfoderare le loro mosse migliori senza il rischio di venire travolte. Il Jedi Councelor riveste invece l'altrettanto fondamentale ruolo di healer, avrà quindi il compito di mantenere la quantità della vita del tank (e anche delle altre classi all'occorrenza) su buoni livelli potenziandone così la resistenza sul lungo periodo. Le ultime due classi sono due diverse tipologie di DPS, il Jedi e lo Smuggler: il primo è più classico e predilige il combattimento in campo aperto, mentre il secondo, data la minore resistenza, dovrà fare affidamento su attacchi mordi e fuggi e sfruttare il sistema di coperture. Proprio questa possibilità è una delle caratteristiche del titolo, che si arricchisce così di una componente action inusuale per un MMORPG.
Un'altra delle particolarità del titolo è la possibilità per ogni personaggio di avere una propria nave spaziale da personalizzare, all'interno di queste (realizzate diversamente a seconda che si tratti di Sith o Jedi ed in ogni caso di grandi dimensioni) troveranno posto i companions ed anche degli NPC (Non Playing Characters, personaggi non giocanti) con le relative missioni.

Il lato oscuro
Coinvolti dall'ottima presentazione ci siamo fiondati in una saletta adiacente dotata di diversi computer con cui provare il titolo, abbiamo deciso di selezionare il Trooper come classe ed abbiamo completato due delle quest proposteci, entrambe molto classiche in quanto a richieste al giocatore: in una siamo stati chiamati semplicemente ad uccidere una decina di nemici, mentre nell'altra era necessario disattivare degli inibitori di segnali radar per permettere le comunicazioni alle forze alleate. Fin dai primi istanti di gioco ci si rende conto che quella che si affronta è un'esperienza a cavallo tra l'action e le classiche meccaniche da MMORPG, il che, se da un lato riesce nell'intento di particolareggiare lo stile di gioco, dall'altro presta il fianco al rischio di proporre un ibrido incapace di accontentare pienamente gli amanti dell'una o dell'altra tipologia di gameplay.
Dove invece il gioco ha convinto è nel design dei personaggi, ogni classe è infatti ben diversificata e soprattutto si riesce ad individuare con un rapido colpo d'occhio il livello dei giocatori grazie alla buona realizzazione dell'equipaggiamento, veramente accattivante sopratutto per quanto riguarda quello disponibile all'endgame. Come ci hanno detto gli sviluppatori del resto: “Per sentirsi eroi bisogna averne l'aspetto!”. Altra nota di merito va data per quanto riguarda l'aspetto audio: Star Wars: The Old Republic è il primo MMORPG interamente doppiato, sia per quanto riguarda le voci degli NPC che per quanto riguarda quelle dei personaggi, le frequenti cutscene saranno poi dotate di un sistema a risposta multipla, ci verrà offerta una scelta tra diverse frasi ed in base a questa si attiveranno diverse animazioni ed ovviamente diverse linee di dialogo. Degli appunti invece possono essere fatti all'interfaccia: se inventario e barra delle mosse sono ben realizzati lo stesso discorso non vale per la mini mappa che non è sembrata sufficientemente intuitiva e con la quale non è particolarmente facile individuare la direzione da seguire.
Commento Finale
Star Wars: The Old Republic ci ha dato l'impressione di essere un titolo a due facce: se da un lato abbiamo una storia epica ed un'evidente attenzione al lato tecnico, dall'altro troviamo una gameplay non ben definito che rischia di viziare l'esperienza finale. L'unico modo per capire con precisione la fondatezza di questi dubbi sarà ovviamente una prova approfondita anche e soprattutto dai livelli medi in su, inoltre siamo molto curiosi di testare la realizzazione del PVP, dato che ci è stata annunciata la prima “warzone” ambientata sul pianeta Alderan. Per ogni aggiornamento sull'ultima trasposizione nel genere del multiplayer massivo online dell'universo di Star Wars non perdete dunque di vista le pagine di >b>Spaziogames.
 
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