MOTOGP: SPIES VINCE AD ASSEN, Stoner e Dovizioso sul podio. Rossi 4°

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HKL
view post Posted on 25/6/2011, 21:48     +1   -1




Ben Spies conquista la sua prima vittoria in MotoGP nel GP d'Olanda sul tracciato di Assen, definito l'università del motociclismo. L'americano della Yamaha domina la gara e taglia il traguardo davanti alle due Honda di Stoner e Dovizioso. Appena giù dal podio le Ducati di Rossi (4°) e Hayden, davanti a Lorenzo (Yamaha, 6°) in grande rimonta dopo la caduta nel primo giro causata da Simoncelli (Honda, 9°). Stoner resta leader del Mondiale a 136 punti.

La pole di Simoncelli dura poco, ma poco davvero. Al semaforo verde è Lorenzo che trova lo spunto migliore, spostandosi subito interno alla prima curva e infilando tutti in staccata. Con Spies che lo ripassa immediatamente senza timori reverenziali. Seguono Simoncelli, Crutchlow e le Honda di Dovizioso e Stoner. E' proprio Sic che però regala il primo colpo di scena della gara olandese, con l'ennesima caduta. Errore che costa carissimo a Marco, visto che involontariamente coinvolge la Yamaha di Lorenzo. (ricordiamo che proprio Jorge aveva accusato il numero 58 di essere troppo aggressivo in gara). Entrambi finiscono a terra, rialzano la moto e ripartono. Prima lo spagnolo e poi l'italiano, che fatica anche a riaccendere la moto spingendola in solitaria.

Davanti intanto è subito fuga di Spies che vede alle sue spalle Dovizioso, Stoner e Crutchlow. Mentre cadono Abraham e De Puniet, amplificando un sospetto largamente diffuso in questo weekend: le Bridgestone sembrano avere davvero un problema di aderenza nei primi giri, soprattutto in queste condizioni di asfalto freddo. Ironia della sorte, proprio il team di Simoncelli si era opposto all'arrivo di coperture più performanti, come da proposta del gommista giapponese. In tutto ciò, Stoner passa il Dovi e va alla caccia di Spies, che però gestisce bene il margine di 4 secondi abbondanti.

Rossi risale dall'11° posto fino al quinto, dietro a Crutchlow. Per il Dottore l'inglese si rivela una pratica da sbrigare facile, agguantando con la Ducati GP11.1 una quarta piazza importante. Metà gara e proprio Crutchlow si ritira con l'anteriore completamente a pezzi. Intanto occhi puntati su Lorenzo che, ripartito indiavolato, si scatena nella rimonta e passa Aoyama, prendendosi la settima piazza. E' chiaro che lo spagnolo avrebbe avuto il potenziale per fare gara nelle zone alte. Zone dove Stoner non molla la rincorsa verso Spies, ma la Honda dell'astraliano sembra stranamente tutt'altro che bilanciata tra i cordoli di Assen. Casey guida tutto di traverso, regalando spettacolo, ma perdendo nettamente terreno dal leader della corsa.

Il cronometro infatti dice che Spies e Lorenzo sono quelli che tirano di più, mentre i passi di tutti gli altri consolidano distacchi importanti, nelle posizioni di vertice e non solo. Hayden conquista il sesto posto, dietro a Valentino ma davanti ad Edwards, in netto crollo di prestazioni. Tanto che l'americano si fa passare anche da Lorenzo, che così è 6°. La rimonta di Simoncelli, con una Honda tutta storta e vibrante dopo la caduta, si ferma invece in nona posizione beffando Elias, 10°, nell'ultimo giro.

Spies si laurea così nell'(ex)università del motociclismo, posto ideale per celebrare la prima vittoria in carriera nella MotoGP, mentre Stoner e Dovizioso salvano la giornata della Honda con un podio importantissimo nell'ottica mondiale. Visto che l'australiano resta leader della classifica con 136 punti davanti a Lorenzo a 108, poi Dovi e Rossi. Tra una settima c'è il Mugello e per gli italiani vietato sbagliare.
 
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