| esto successo stagionale e fuga in classifica per Casey Stoner. L'australiano ha vinto in solitario la gara della MotoGP a Brno, allungando nella generale. Subito a terra il poleman Pedrosa, Stoner ha approfittato della giornata difficile di Jorge Lorenzo (Yamaha), solo 4°, per portarsi a +32. Sul podio tutto Honda sono saliti anche Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli nell'ordine. Valentino Rossi 6°, ma vicino ai primi con la migliore Ducati.
Ancora una volta Stoner ha dimostrato di essere cambiato rispetto al recente passato. Dopo prove travagliate, il campione del 2007 ha sfoderato una gara delle sue, prendendo velocemente la testa del gruppo e, anche approfittando dei problemi degli unici due piloti in grado di tenergli testa, si è involato verso la vittoria numero 36 della carriera (6 su 11 nel 2011). Poteva dargli fastidio Pedrosa, ma lo spagnolo ha alzato bandiera bianca troppo presto. Dani è volato via al secondo giro, perdendo l'anteriore e ruzzolando nella polvere. Un errore grave, che ha spalancato la porta a Casey.
Anche Lorenzo è incappato in una domenica nera a causa di una scelta di gomme sbagliata. Con la morbida davanti, JL ha pian piano perso terreno, finendo nelle grinfie delle altre Honda. Dovizioso e Simoncelli, con Marco finalmente nella "top three", hanno fatto il gioco di Stoner e alla fine è stato Andrea a vincere la sfida tutta italiana per il secondo posto. Una bella iniezione di fiducia per entrambi, ancora alla ricerca di una sistemazione definitiva per la prossima stagione.
Un bel problema per Lorenzo, invece, che si è ritrovato lontanissimo da Stoner e costretto a difendersi anche da chi lo seguiva. In particolare da Ben Spies, stoico a portare a termine una gara piana di incognite per il problema al braccio sinistro. Il texano, comunque, non ha mai attaccato il caposquadra, accontentandosi di coprirgli le spalle.
Anche perché dietro c'era un Rossi davvero arrembante. Era da Barcellona che Vale non correva una gara a ridosso dei primi, nonostante un avvio non troppo brillante. Invece il pesarese ha rimesso il naso davanti, confermando i progressi della sua Desmosedici. Il distacco su Nicky Hayden, settimo con la "vecchia" GP11, dice che la strada intrapresa è quella giusta. Più che la posizione è il distacco dal vincitore, meno di 15", a rendere ottimisti. E intanto in classifica Rossi si è ripreso il quarto posto.
Stava facendo una grande gara anche Alvaro Bautista, ma, come a Laguna Seca, lo spagnolo della Suzuki è finito a terra mentre preparava l'attacco a Valentino. Così tra i primi dieci sono terminati nell'ordine Colin Edwards, il ritrovato Hiro Aoyama e Hector Barbera, che ha vinto la sfida con un Toni Elias risollevatosi. Tredicesimo e ultimo Loris Capirossi, mentre è finito ancora a terra Cal Crutchlow. Ritiro con motore in fumo per l'idolo di casa Karel Abraham.
|
